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Ricerca (sul posto) nella periferia dei Grigioni
Ricerca (sul posto) nella periferia dei Grigioni

Ricerca (sul posto) nella periferia dei Grigioni

La Scuola universitaria professionale dei Grigioni (SUP) implementa l’interazione con la periferia del cantone grazie a due "laboratori reali". Sono uffici radicati sul posto che garantiscono, con un’occupazione personale, la vicinanza alla popolazione della valle e servono all'attuazione congiunta di progetti. In questo modo, la SUP Grigioni desidera dare un contributo importante allo sviluppo regionale.

Testo: Onna Rageth / Traduzione: Paola Gianotti / Foto: Bregaglia Engadin Turismo

La valle degli artisti

La romantica e selvaggia Val Bregaglia è incastonata tra l'Engadina Alta e il Lago di Como. Dal villaggio alpino di Maloja, a 1800 m di altitudine; si scende, inizialmente in modo rapido lungo una strada serpeggiante, fino all'ex capoluogo Vicosoprano (dove fino al XVII° secolo venivano giustiziate le "streghe"). Continuando la valle si restringe e si notano già i primi influssi mediterranei. Lungo il fiume principale Maira si stagliano a destra e a sinistra imponenti formazioni rocciose, in parte aspre, ma di una bellezza mozzafiato. Da Soglio, villaggio famoso in tutto il mondo, si apre una vista unica sul massiccio del Piz Cengalo, con un'altitudine di 3369 metri. Sui pendii boscosi e fittamente ricoperti di vegetazione si trovano spesso i tipici piccoli fienili che, a volte già semidistrutti, testimoniano il loro passato rurale. I palazzi dell’antica nobiltà locale, spesso sontuosi, formano un contrasto emozionante. Dal villaggio di confine Castasegna (690 m s.l.m.), dall’aspetto tipicamente mediterraneo, il percorso prosegue fino a Chiavenna (330 m s.l.m.).

Castasegna, come gli altri villaggi del comune di Bregaglia, fa parte del «Laboratorio vivente Bregaglia».

Analogamente ai contrasti geografici, climatici e culturali che caratterizzano la Bregaglia, anche le sfide infrastrutturali sono molteplici: come periferia alpina, la valle deve lottare contro le crescenti tendenze migratorie, incrementare i posti di lavoro locali e garantire, in futuro, l'approvvigionamento civile. Questo si traduce anche nelle implementazioni turistiche che devono essere realizzate.

Nella primavera del 2021 sono arrivata in Bregaglia per caso e ho subito potuto prendere in affitto, rilevandolo da un nota terapeuta artistica, un atelier nel suggestivo edificio ewz nell'ex Hotel Helvetia a Vicosoprano. Da un lato, questo locale avrebbe dovuto servire quale futuro ufficio per il mio lavoro di assistente di ricerca presso la Scuola universitaria professionale dei Grigioni, dall'altro lato, quale spazio ideale per la mia passione per l'arte. Mi sono subito resa conto che la Val Bregaglia è popolata da indigeni e da nuovi arrivati, tutti molto interessati alla cultura. Rapidamente ho costruito una rete sociale interessante e stabilito un contatto più stretto tra la Scuola universitaria dei Grigioni e l'organizzazione turistica Bregaglia Engadin Turismo. Fin dall'inizio, Eli Müller, la direttrice impegnata nell'organizzazione, ha dimostrato dell’interesse per una proficua collaborazione, ad esempio nel progetto sullo sviluppo di comunità sostenibili nelle destinazioni delle regioni montane, o nel progetto artistico dove artisti di tutto il mondo sono invitati in Bregaglia per un lasso di tempo come cosiddetti "artisti in residenza", per lavorare in valle in completa pace e tranquillità. La Bregaglia è giustamente chiamata "la valle degli artisti" e non solo per i suoi rappresentanti di fama mondiale come Segantini e Giacometti, ma anche per i molti artisti contemporanei e visionari che qui trovano la propria strada. Ciò è evidente anche quest'anno visitando la Biennale di Bregaglia.

Ispirata dall'idea "laboratorio per regioni sostenibili"

Nel frattempo, è maturato il nostro schema per il progetto Community Building. Oltre ad Andermatt Swiss Alps AG, Bregaglia Engadin Turismo è il principale partner del progetto. La richiesta di finanziamento da parte di terzi è in fase di ultimazione e sarà inoltrata alla Segreteria di Stato dell’economia SECO (programma di aiuti Innotour) nel giugno 2022.

Onna Rageth, assistente di ricerca, dirige il laboratorio vivente Bregaglia.

La mia presenza sul posto ha influenzato anche la mia funzione di scienziato. Grazie all'ancoraggio sociale nella valle e al lancio pubblico dello studio, sono passata dalle discussioni teoriche alla ricerca pratica sul luogo. Non sono unicamente io stessa a contribuire al fatturato della valle, nel frattempo posso motivare altre gente a visitarla e non solo in veste di turista, ma posso motivarla a sistemarsi qui. Questo genera nuova qualità, un rientro, anziché una fuga, di cervelli.

Durante un evento nel settembre 2021, ho sentito per la prima volta la direttrice del Dipartimento per lo Sviluppo della Regione Alpina, Ulrike Zika, parlare dell'idea di istituire un "laboratorio per le regioni sostenibili" in Surselva. A questo proposito esiste un accordo di prestazione con la Regiun Surselva che definisce la collaborazione per i prossimi tre fin cinque anni. Sulla base dell'esperienza acquisita finora, mi è parso ovvio che un simile progetto avrebbe funzionato anche in Bregaglia. Una proposta in tal senso è stata immediatamente approvata. Dopo approfondite discussioni con i rappresentanti del turismo e della comunità, nonché una visita alla valle da parte dei membri della direzione universitaria, è stato firmato con successo un accordo di servizio tra la Scuola universitaria dei Grigioni e il Comune di Bregaglia, orientato alla valle e alle sue esigenze.

Dai marchi di qualità alle infrastrutture alpine

Il "Laboratorio vivente Bregaglia" è partito il 1° maggio 2022. Mi è stato assegnato un ulteriore ufficio nel centro turistico di Stampa, dove da allora lavoro regolarmente - un luogo ideale per costruire le reti già esistenti sia con gli indigeni, con i turisti e con le istituzioni esterne.

In seguito al lavoro progettuale avviato, sono stata eletta presidente della Commissione Marca Bregaglia. Questo comitato è responsabile per lo sviluppo strategico di un marchio di qualità uniforme per i prodotti e i servizi della Bregaglia. Da subito saranno inclusi anche i numerosi prodotti artigianali.

La Bregaglia è nota anche per le sue specialità culinarie, come le castagne arrostite in autunno.
Al Bregaglia Lab si lavora su temi come il turismo educativo e sanitario o nuove forme di utilizzo degli immobili sfitti.

A Maloja è previsto un importante riorientamento: oltre a considerare le potenziali nuove residenze primarie, si sta esaminando anche la questione di quanto investire nelle infrastrutture sportive. Il "Laboratorio vivente Bregaglia" sarà coinvolto in questo progetto e la popolazione locale sarà attivamente implicata nei processi decisionali e di sviluppo. Nell'ambito delle considerazioni sul turismo sanitario, il Centro Sanitario locale aprirà a Maloja uno studio di agopuntura.

Grazie alla crescente attenzione per un centro universitario a Coira, la presenza nelle regioni periferiche è più importante che mai. Infatti i due concetti non sono in alcun modo in concorrenza tra loro. I laboratori reali creati finora stanno già dando, dopo breve tempo, i loro frutti in termini di accettazione sociale, e ciò non va solo a vantaggio della SUP, ma anche della reputazione dell'intero Cantone.

La Scuola universitaria dei Grigione esce nelle regioni

Laboratorio reale? Laboratorio reale! Il cliché dei ricercatori che si distraggono facilmente, che lavorano e sembrano distaccati in torri d'avorio intellettuali, professionalmente esperti, non trova riscontro nel personale scientifico e nei docenti della Scuola universitaria dei Grigioni. Il nostro lavoro è orientato alla pratica. Lo dimostra il recente lancio di due cosiddetti "laboratori reali". Questo termine si riferisce a un concetto che stabilisce concretamente la connessione tra pratica e ricerca. Di conseguenza, i problemi scientifici possono essere affrontati e risolti anche nel contesto turistico, esattamente nei luoghi in cui si presentano. Questo vale soprattutto per le destinazioni periferiche, come ad esempio i villaggi delle numerose valli montane del Cantone dei Grigioni. In questo caso, le persone sono direttamente coinvolte e possono non solo essere sostenute direttamente, ma anche diventare loro stesse attori contribuendo a modellare il progresso. Promuovendo e realizzando i laboratori reali, la Scuola universitaria assume un ruolo centrale nel campo dello sviluppo regionale. Il primo laboratorio, chiamato "Surselva Lab", è stato fondato in Surselva, una regione prevalentemente di lingua romancia. La sua sede è a Ilanz ed è diretto da Livia Somerville. Il secondo, chiamato "Laboratorio vivente Bregaglia", è stato istituito in Bregaglia, una valle di lingua italiana. Si trova nel centro turistico di Stampa ed è gestito da Onna Rageth. Un terzo laboratorio è previsto in un'area con una maggioranza di lingua tedesca sempre nei Grigioni.

Apertura del Bregaglia Lab:(da sinistra) Jürg Kessler, Rettore SUP Grigioni, Ulrike Zika, Capo Dipartimento SUP Grigioni, Onna Rageth, Direttrice Bregaglia Lab, Eli Müller, Direttrice Bregaglia Engadin Turismo, Stafano Maurizio, Municipio Comune di Bregaglia, Fernando Giovanoli, Sindaco Comune di Bregaglia.

Testo di

Onna Rageth, assistente di ricerca, Istituto per il turismo e il tempo libero